Gli Omicidi d’impresa
Gli omicidi di impresa determinano la morte, non fisiologica, dell’impresa; perché si verifichi tale fenomeno è necessario che vi siano uno o più soggetti, interni e/o esterni alla realtà imprenditoriale, che agiscano a danno dell’azienda minando nel profondo le condizioni di vitalità dell’impresa e avviandola inesorabilmente a un percorso di declino, senza alcuna possibilità di ritorno, con distruzione di valore a danno di tutti gli stakeholder.
Gli omicidi di impresa richiedono sempre la presenza di uno o più assassini, consapevoli o non della gravità del proprio agire, che compiono (in alcune fattispecie omettono) atti autonomamente determinati contro la vittima-impresa, di natura sottrattiva, impeditiva ovvero incidente sulla reputazione dell’impresa stessa nei contesti di suo riferimento e ciò con motivazioni diverse a seconda del tipo di autore/i del “reato” che in ogni caso operano perseguendo interessi particolaristici – ad esempio, tramite atti di mala gestione dell’imprenditore/manager o, ancora, furto di “segreti industriali” o di “informazioni strategiche” da parte di funzionari interni – ovvero interessi che vanno ben al di là di quelli strettamente legati all’esercizio delle proprie funzioni istituzionali – come nel caso di taluni provvedimenti adottati dalla magistratura inquirente o dell’abuso di cronaca economica che discredita pesantemente un’impresa ancor prima che siano chiariti i fatti o quanto meno documentate/riscontrate le informazioni.
Invero, a determinare gli omicidi di impresa concorrono – oltre alle condotte di cui sopra – anche: l’eccesso di burocratizzazione del nostro ordinamento, con le note conseguenze sul piano delle certezze amministrative, dei tempi di realizzazione e dei costi finali; l’inadeguatezza di taluni strumenti giuridici, che dovrebbero garantire innanzitutto la tutela del bene-impresa, finanche a discapito del management e degli azionisti; lo svolgimento di processi mediatici, spesso frettolosi e superficialmente accusatori, con inevitabili danni reputazionali e ovvie conseguenze in termini di sopravvivenza dell’azienda sul mercato